Giovanna Andreassi, veronese, pittrice laureata alla Cignaroli, ha presentato dipinti dove è evidente una forma di body-art molto forte di visualizzazione esperienziale dove la drammaticità esistenziale è espressa crudamente non solo mediante il proprio corpo posto in ambienti igienici pubblici durante fasi di quotidiana necessità, ma anche con l’uso simbolico quale il colore giallo, tono che naturalmente stimola alla gioia, ma che si muta, secondo la codificazione urbana, in segnale di pericolo a non passare oltre e per l’artista in un grido paranoico di denuncia e rinuncia ai rapporti in apparenza naturali, ma nel contesto attuale deleteri ed alienanti.
Adriano Foschi